Gli Organismi Parrocchiali

Il Consiglio Pastorale

CHE COS’E’?

E’ l’ espressione della comunità parrocchiale che vive e cammina insieme. E’ segno di comunione e collaborazione tra Sacerdoti e laici e dei laici tra di loro. E’ la risposta all’invito rivolto da Papa Giovanni Paolo II ai laici: “Siete Chiesa! … e lo dovete DIMOSTRARE anche con una aperta COMUNIONE e COLLABORAZIONE fra i vostri diversi carismi, le diverse forme di apostolato e di servizio, promuovendo la vostra integrazione nelle Chiese Particolari e nelle comunità parrocchiali, dove si riunisce e si raccoglie abitualmente la famiglia di Dio”.

CHE COSA FA ?

Promuove, sostiene, coordina, verifica tutta l’attività pastorale della parrocchia, al fine di suscitare la partecipazione attiva delle sue varie componenti nell’unica missione della Chiesa: evangelizzare, santificare e servire l’uomo nella carità. Ha carattere consultivo: è chiamato a porsi in ascolto del Signore che guida la sua Chiesa, a leggere i segni dei tempi alla luce della fede. Fa costantemente riferimento ai principi Dottrinali e pastorali espressi dalla Chiesa universale e dalla Conferenza Episcopale Italiana, nell’osservanza delle norme dettate dal Diritto Canonico e delle disposizioni e indicazioni del Vescovo Diocesano. Ha carattere rappresentativo. Esso esprime l’intera comunità parrocchiale. Ciascun membro, anche rappresentante di particolari realtà Ecclesiali, è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme; così ogni soggetto particolare diventa un dono per l’edificazione dell’unica comunità.

DA CHI E’ FORMATO ?

E’ formato da cristiani che sono chiamati a vivere l’esperienza di fede e comunione ecclesiale nella collaborazione e nel servizio.

IL CONSIGLIO PASTORALE DELLA PARROCCHIA:

  • Gaetano Luca (Segretario Pastorale);
  • Silvia Avellina;
  • Maria Grazia Bonvissuto;
  • Maria Cairone;
  • Antonino Carrubba;
  • Venera Caserta;
  • Rita Galvagno;
  • Nunzio Longhitano;
  • Carmela Mandanici;
  • Mario Mazzeo;
  • Francesco Proto;
  • Antonino Saitta;
  • Gino Sirna;
  • Giuseppe Spatafora;
  • Nancy Spitaleri;
  • Vincenzo Tirendi;

Il Consiglio per gli Affari Economici

“In ogni parrocchia vi sia il consiglio per gli affari economici, che è retto, oltre che dal diritto universale, dalle norme date dal Vescovo diocesano; in esso i fedeli, scelti secondo le medesime norme, aiutano il parroco nell’amministrazione dei beni parrocchiali, fermo restando il disposto del can. 532” (cioè la personale responsabilità del parroco, in quanto legale rappresentante) cfr. C.I.C., can. 537.
La particolare natura della parrocchia esige che l’amministrazione del patrimonio e delle attività parrocchiali sia compiuta non senza il consiglio e la partecipazione dei fedeli laici. Più precisamente: non da loro, ma con loro. La regola del Consiglio affari economici non è la “democrazia”, – istituzione non ecclesiale, – ma la “comunione” ricercata nella libertà del confronto e nella responsabilità. La funzione “consultiva” del Consiglio non va sminuita al punto da declassarlo a livello di “commissione tecnica” incaricata di dare un parere su di una questione, limitatamente all’aspetto economico; il Consiglio ha una competenza “parrocchiale”, e cioè tecnico amministrativa e pastorale.

IL CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI DELLA PARROCCHIA:

  • Nunzio Longhitano;
  • Gino Sirna;
  • Giuseppe Spatafora;
  • Gaetano Spitaleri;