M’Shalem, Gesù gridò!
M’Shalem in ebraico significa “Tutto è compiuto”, e la terra in pieno giorno si oscurò. Queste furono le ultime parole di Gesù Cristo prima di spirare sulla croce. Prima di compiere il sacrificio più grande della storia. Sacrificio compiuto per noi! Il Venerdì Santo è il giorno del silenzio, il giorno della riflessione. E in un silenzio “assordante” ieri in parrocchia si sono svolte le funzioni del Venerdì Santo celebrate da Padre Salvatore Cucè e concelebrate da Padre Nino Galvagno. Svoltosi in maniera diversa invece il classico bacio della croce che per via delle norme legislative è stato omesso e sostituito da una semplice genuflessione dei fedeli, presenti numerosi alla celebrazione. Dopo le funzioni si è svolta la processione, la prima dopo due anni di pandemia. Il tutto in un clima di silenzio e preghiera, recitando le 14 stazioni la statua della Madonna Addolorata è uscita dalla Chiesa di Sant’Antonio. Suggestivo l’incontro con la Croce e Gesù morto avvenuta davanti la Chiesa di San Michele. Da li in poi i tre fercoli hanno percorso alcune vie del paese accompagnati dai canti del coro parrocchiale e dalle preghiere di Padre Salvo e Padre Nino. Emozionante anche il passaggio davanti la Chiesa Madre, ancora chiusa per via dei lavori di ristrutturazione. La processione è stata partecipata, oltre che dalle autorità civili e militari, da numerosissimi fedeli che dopo anni di restrizione hanno potuto assaporare la gioia di andare in processione per le vie del paese. Stasera alle 23:00 la Veglia Pasquale di Risurrezione.